INGLESE

La mia storia
Ho iniziato ad imparare l’inglese all’età di 7 anni, e, si sa, a quell’età si assimila una lingua in modo molto naturale e come una madrelingua. Le lingue sono sempre state una mia passione, infatti ho studiato anche tedesco e spagnolo, che però non ho approfondito dal il punto di vista dell’insegnamento. Inoltre, ho sposato un cittadino danese e ho vissuto 5 anni in Danimarca, dove ho imparato la lingua in modo quasi perfetto.
Ho lavorato per parecchi anni nell’industria usando le lingue che so e per questo sono in grado anche di insegnare Business English.
Un’altra mia passione è l’insegnamento: che bello poter trasmettere ad altri quello che si sa!!! Per questa ragione, appena ho potuto, ho cominciato ad insegnare nella scuola pubblica ed in quella privata, per poi passare a collaborare con scuole di formazione e fare lezioni private sia online che in presenza.
Ormai sono anni che lavoro con questa mia passione e mi piace sempre di più.
Mi tengo sempre allenata sia in inglese che in danese, guardando film e leggendo libri in lingua originale.
Sono abbonata a The Times e al Berlinske così da rimanere sempre aggiornata.
Il fatto di essere italiana mi aiuta soprattutto a capire le difficoltà che i miei studenti possono incontrare nello studiare una lingua straniera: nel caso dell’inglese, per esempio, oltre a conoscere bene i “false friends”, riesco ad aiutare nella pronuncia (la mia è quasi perfetta), avendo anche studiato fonetica linguistica.

Il mio metodo

Nella mia classe virtuale si lavora, si studia, ma sempre con un sorriso sulle labbra, sempre sentendosi a proprio agio, come se si fosse in un bar a prendere un caffè insieme. Ci tengo molto che i miei studenti si sentano bene durante la lezione, perché questo fa sì che possano dare il meglio e perché apprendere in un ambiente rilassato fa scorrere il tempo più velocemente e più piacevolmente. Non ci sono giudizi, non ci sono valutazioni, ma solo un accompagnamento graduale verso il proprio obiettivo.

Il materiale che uso è costituito, oltre che da un libro da seguire (se si vuole avere un libro da seguire), da mie schede, testi, dialoghi da ascoltare, canzoni, video e film. La lezione non è mai monotona, ma si passa da un video, un dialogo o un testo, ad analizzare le regole grammaticali contenute, oppure i nuovi vocaboli, riutilizzando il nuovo materiale in altri contesti, in modo tale da capire bene ed essere in grado di riutilizzarlo. Poi si dialoga sul contenuto di ciò che si è visto o ascoltato, sempre in lingua, e sempre in base al livello dell’allievo. È poi per me fondamentale adattare il mio metodo alla persona che ho davanti, alle sue esigenze, al suo tempo di apprendimento, ai suoi obiettivi.

I pilastri del mio insegnamento

Sono stata educata fin da giovane alla considerazione ed al rispetto delle persone, chiunque siano. Questo è fondamentale per me nelle relazioni con gli altri, e questo fa sì che si stabilisca un rapporto di stima reciproca con i miei allievi. Credo fermamente, che, quando insegno, l’“oggetto” a cui devo prestare la mia attenzione non sia la materia, ma la persona che è davanti a me. La materia, nel mio caso la lingua, è solo la possibilità che ho di arricchire di più l’altro e di arricchirmi al tempo stesso anch’io. Nei miei anni di insegnamento ho incontrato così tante persone che con le loro storie, la loro umanità, il loro modo di vedere il mondo, mi hanno trasmesso tanto!

Anche la competenza è fondamentale per me: la conoscenza approfondita della lingua che insegno costituisce uno dei pilastri su cui fondo il mio essere docente. La continua ricerca di materiali nuovi e l’aggiornamento ininterrotto della lingua sono alla base della mia giornata.

Comunque, non è detto che chi sa bene una lingua la sappia anche insegnare: oltre alla competenza linguistica ci vuole passione, creatività, empatia, un linguaggio chiaro e semplice. Anche la conoscenza delle metodologie di insegnamento delle lingue straniere (Metodo grammaticale-traduttivo – Metodo diretto – Audio-orale – Insegnamento umanistico-affettivo - Metodo comunicativo Approccio eclettico – ecc.) aiutano a saper interagire con l’allievo nel modo migliore per poter raggiungere l’obiettivo prefissato.

Per finire, credo che l’apprendimento delle lingue straniere debba essere accessibile a tutti, non solo dal punto di vista della semplicità e modalità con cui vengono proposti i vari concetti e argomenti, ma anche dal punto di vista economico. Per questo ho sempre tenuto i miei prezzi bassi, non perché ci sia poca competenza, o poca sostanza (voglio ben sottolinearlo!) ma perché vorrei poter trasmettere il mio sapere a tutti coloro che ne hanno bisogno, senza pesare troppo sulla loro economia!

Pensa che i miei corsi sono tutti individuali e personalizzati!!! È un prezzo incredibile per delle lezioni individuali e personalizzate, ed inoltre c’è anche la possibilità di uno sconto nel caso si compri un pacchetto da 200 ore (corrispondente ad un livello circa).

Perché imparare l’inglese

One language sets you in a corridor for life. Two languages open every door along the way.”

Franck Smith

(Una lingua ci costringe in un corridoio per la vita. Due lingue aprono tutte le porte sulla tua strada)
Senz’altro questa frase è vera, soprattutto se riferita all’inglese.

L’inglese è la lingua più parlata al mondo, se si contano anche chi l’inglese lo parla come lingua straniera. È la lingua del business, cioè del lavoro, dell’economia, del commercio, ma anche della diplomazia, della politica internazionale.

Infatti, l’inglese è ormai richiesto a tutti coloro che cercano lavoro: è una competenza fondamentale da inserire nel proprio C.V.

Molti paesi al mondo hanno come prima lingua l’inglese: il Regno Unito, gli USA, il Canada, l’Australia, l’Irlanda, il Sud Africa, la Nuova Zelanda, in totale più di 500 milioni di parlanti anglofoni.

L’inglese, infatti, dà l’opportunità di aprire le porte a molti paesi e a molte culture, che altrimenti sarebbero guardati solo dall’esterno, senza poterle capire veramente.

Ma in moltissimi altri paesi l’inglese è parte integrante della formazione scolastica e di quella universitaria e la lingua anglosassone è conosciuta da un’alta percentuale di persone.

Per questo, quando si va in un paese straniero per passare delle vacanze, se si parla inglese, normalmente, si riesce a comunicare. L'inglese è la lingua straniera più conosciuta in 19 dei 27 paesi dell'Unione Europea, e nel mondo arriviamo a circa 1 miliardo e 400 milioni, compresi i paesi anglofoni, di parlanti l’inglese.

L’inglese apre le porte anche ad altri mondi: quello dello spettacolo, dello sport, del giornalismo, e chi ne ha più ne metta! Che bello vedere i film in lingua originale, o ascoltare una canzone e capire anche il suo significato, leggere gli articoli di giornali stranieri e capire le opinioni di altri paesi su certi argomenti: beh, se sai l’inglese, in molti casi questo non è solo un sogno, ma una realtà.

Che aspetti? Inviami un messaggio così possiamo parlare insieme di come organizzarci per poter arrivare insieme al traguardo che ti sei prefissato!


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